Milano, Parigi, Londra, New York: le metropoli sono affascinanti poli di attrazione. Ci incantano con il loro fermento, la smisurata offerta culturale, la frenesia di una vita che non si ferma mai. Vivere con agio una metropoli, tuttavia, non è affatto alla portata di tutte le tasche; è quasi naturale, per questo, associare la grande città alla necessità di abitare case dalle dimensioni lillipuziane, monolocali o simili, trovando il migliore compromesso tra lo spazio fisico a disposizione e la centralità dell’appartamento.
Sarebbe allora di indispensabile aiuto, per ogni neofita della vita a basso consumo di suolo calpestabile, una guida sul “come abitare gli spazi piccoli ed essere felice”.
Un po’ tutti qui in MayDayCasa ci siamo trovati (o ci troviamo ancora) in questa situazione: è quindi per noi naturale dedicare un post all’argomento, proporre qualche soluzione non scontata, condividere le astuzie, le idee e i consigli per vivere al meglio i nostri e i vostri 35 mq di arredo metropolitano.
Cominciamo quindi con quella che potrebbe in molti casi essere una soluzione ideale: la trasformabilità. La scelta di mobili convertibili ci permette di cambiare l’aspetto e il ruolo funzionale di uno stesso spazio, ad esempio tra il giorno e la notte, così da aumentare lo spazio percepito. In questo modo ci allontaniamo anche da una frustrazione tipica di chi vive in un monolocale: la necessaria monotonia di abitare sempre nello stesso ambiente, con tutti gli inconvenienti che ne conseguono (come invitare ospiti e farli accomodare sul letto). Possiamo quindi pensare a piccole soluzioni d’ingegno con letti a scomparsa (ad esempio le idee di clei.it), divani letto, tavoli up down, cucine monoblocco…
Sempre con l’idea di creare varietà in locali unici, suddividere le aree funzionali, anche solo con piccoli dettagli, aiuterà a non vedere lo spazio come indiviso. Questo piccolo espediente, quasi un inganno psicologico, può conferire maggiore serenità ed armonia allo spazio abitativo: per la zona studio basta una mensola un poco più profonda, sotto la quale all’occorrenza sarà posto uno sgabello; per l’ingresso possiamo ricorrere a uno piccolo mobile svuota tasche e a un appendiabiti, con un piccolo tappeto che delimiti visivamente lo spazio e accolga l’ospite. Se la metratura lo permette è bene suddividere la zona notte dal resto della casa, magari con un libreria o anche un semplice paravento colorato, così da non sentirsi sempre in camera da letto.
Acquistiamo inoltre mobili modulari, che possano essere flessibili e permetterci di adattarsi allo spazio e variarlo in base alle esigenze del momento o del periodo (ad esempio nel passaggio dalla vita da single a quella di coppia).
Dobbiamo studiare un progetto che non sprechi alcuna opportunità volumetrica: ogni angolo, in uno spazio ridotto, può essere fondamentale. Perciò ben vengano soluzioni per trasformare il vano mansardato in ripostiglio, o in armadio cambio stagione, anche se è alto solo 120 cm. Si dovrà stare scomodi due volte l’anno, per fare il cambio, ma poi tutto sarà in ordine e al suo posto.
Per la cromia della tinteggiatura e dell’arredo sceglieremo toni chiari, con qualche mirato dettaglio colorato (senza esagerare), così da rendere luminoso e arioso l’ambiente. Per aumentare la luminosità e la percezione degli spazi può aiutarci anche uno specchio a parete, posizionato in modo da moltiplicare le fonti luminose.

Un esempio di come colorare una nicchia o una sezione di parete possa creare l’illusione di uno spazio diviso
Per ultimo, se il nostro locale è piccolo ma alto possiamo sfruttarne lo spazio inutilizzato; nel prossimo post vedremo come.
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