A tu per tu con il nostro Partner, la scelta dei rivestimenti spesso è più difficile di quella dei componenti d’arredo. Cerchiamo di capire come scegliere il parquet e quali sono le variabili da tenere presente, chiedendo a chi se ne occupa quotidianamente. Oggi abbiamo incontrato i titolari dell’azienda Pliem Parquet di Milano (www.pliemparquet.com) con i quali abbiamo cercato di fare chiarezza sul mondo del rivestimento in legno.
Prima di tutto, quali sono le essenze tra cui scegliere?
Le essenze tra cui poter scegliere sono innumerevoli e si può classificarle ad esempio per la loro provenienza. Si va dai legni europei come il Rovere, il Frassino o l’Olivo a quelli sudamericani come il Cabreuva o l’Ipè passando dalle essenze africane come il Doussiè e l’Iroko fino ai tipici legni asiatici Merbau e Teak.
Attualmente il Rovere è l’essenza più richiesta e venduta, sia per la maggiore reperibilità sia per la sua flessibilità di utilizzo.
Quali pregi e quali controindicazioni ci sono da considerare nella scelta del legno come rivestimento dei pavimenti?
Il parquet non è in sé delicato, ma va concepito come un pavimento e non come un mobile, la cui funzione di calpestabilità, lo rende negli anni naturalmente soggetto a possibili graffi o scalfiture;
ma quello dell’aspetto vissuto è proprio ciò che rende unico un parquet (basti pensare alla bellezza dei pavimenti in legno di cento e più anni!)
Pliem vi consiglia semplicemente di prevedere uno zerbino all’ingresso dell’abitazione, per pulire le scarpe da eventuali sassolini e particelle abrasive e poi di lavare settimanalmente (o a seconda della frequenza di utilizzo) il parquet con acqua calda e detersivi neutri.
Ci sono legni più adatti ad alcuni ambienti come il bagno o la cucina?
Nonostante regni ancora molto scetticismo sulla posa del parquet negli ambienti cosiddetti ostili, come bagno e cucina, Pliem vi consiglia invece di utilizzarlo senza alcuna remora, in quanto i materiali e i prodotti specifici usati, vi garantiscono assoluta qualità e funzionalità.
L’importante è dirottare la propria scelta verso le essenze più adatte a questi ambienti, come Teak, Iroko, Merbau, Rovere e Doussiè.
Quali le tipologie di posa?
A seconda della tipologia di materiale scelto (ad es. listoni lunghi prefiniti o piccoli tradizionali) vi consiglieremo la migliore metodologia di posa, che sia inchiodata, incollata o galleggiante.
Alcune delle più diffuse geometrie di posa tra cui scegliere sono la classica posa a cassero a correre diritto, la spina di pesce all’italiana, la spina alla francese/ungherese, i quadri classici – nelle più svariate dimensioni – e i quadri speciali come ad esempio i Versailles.. oppure è possibile anche personalizzare la posa su disegno del cliente/architetto.
Il tipo di trattamento es. sbiancato, oliato, effetto grezzo si sceglie una volta individuata l’essenza?
Bisogna partire dal presupposto che non tutte le essenze si prestano ai trattamenti superficiali di colorazione, sbiancatura , etc … ad esempio il Rovere è il più versatile in quanto per le sue caratteristiche materiche può essere tinto, sbiancato, affumicato, etc.. (e per questo è uno dei più venduti) mentre la maggior parte delle altre essenze non può subire tutti questi trattamenti.
Perciò se ad esempio vorreste un pavimento grigio, non potrete averlo in Ciliegio, ma dovrete necessariamente dirottare la scelta verso il Rovere.
Per quanto riguarda invece i trattamenti superficiali (effetto grezzo, opaco, lucido, etc…) questi dipendono dalla vernice/olio utilizzati e possono essere scelti dopo aver individuato l’essenza a Voi preferita.
Secondo la sua esperienza qual’è oggi la tendenza nel mondo del parquet?
Attualmente vanno molto le plance prefinite (listoni lunghi fino anche a due metri) che ben si adattano ad ambienti grandi e piccoli e sia di tenore classico che moderno.
Sono molto richiesti sia le essenze classiche che i pavimenti colorati o trattati con finiture speciali e particolari, molto spesso per poterli abbinare in toto con l’arredamento scelto.
Vi ricordiamo poi che é molto importante anche “finire” il parquet scegliendo lo zoccolino giusto tra le molte varietà possibili (classici in essenza o laccati bianchi e colorati, lisci o lavorati in Stile Inglese, alti o bassi, etc..).
La posa può avvenire anche sopra un pavimento esistente tipo piastrelle/marmo?
Certamente, previa verifica di un nostro tecnico che valuterà se il pavimento esistente è nelle condizioni di stabilità adatte alla sovrapposizione di un altro pavimento (di solito è sempre così, a meno che non si tratti di pavimenti molto molto instabili e “in movimento”).
Una volta accertato che si può procedere alla posa, il pavimento esistente verrà semplicemente scarificato e trattato con appositi prodotti che permetteranno al collante di “aggrappare”.
Trattate anche pose di pavimenti laminati?
Trattiamo principalmente i pavimenti in legno, ma per venire incontro alle esigenze di alcuni clienti (come ad esempio i proprietari di negozi, uffici o di case affittate a terzi) ci occupiamo anche dei pavimenti laminati, che sono più economici e adatti per ambienti ad alto calpestio e usura.
Volendo stilare una “guida per la scelta del parquet “, che punti indichereste?
Quando si sceglie un pavimento in legno bisogna innanzitutto individuare per primo il lato tecnico (se una casa è molto umida/secca, se con sbalzi di temperatura molto forti, se è presente un riscaldamento a pavimento, etc..).
Dopo si può passare alla scelta estetica e di utilizzo che se ne farà: ad esempio se in casa ci sono degli animali domestici a cui piace graffiare le superfici, consigliamo di non scegliere pavimenti tinti ma pavimenti in essenza al “naturale” e trattati con spazzolatura.. in modo che gli eventuali graffi siano molto meno visibili (n.b. la spazzolatura è un trattamento che asporta la parte più morbida del legno rendendolo così più resistente ed evidenziando al tatto la venatura stessa del legno).
Volendo avere un occhio di riguardo all’ambiente, ci sono marche o legni più attenti all’ecologia?
Certamente, il trend attuale è infatti quello di orientarci maggiormente verso la scelta di prodotti ecologici e a basso impatto ambientale, e quando possibile, acquistando legno con certificazione FSC , che identifica prodotti provenienti da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.
Cosa ne pensate del gres porcellanato con effetto legno? lo sentite come una concorrenza?
Assolutamente no. Ci occupiamo da 40 anni di veri pavimenti in legno e per esperienza chi sceglie il gres ad effetto legno avrebbe probabilmente comunque scelto una ceramica per la sua casa .. perché non conosce le qualità e i pregi di un vero parquet.
Se si vuole un parquet in casa è perché se ne apprezzano anche e soprattutto le caratteristiche di calore e comfort che solo un pavimento in legno può dare.
info@pliemparquet.com
La cosa che più mi interessa è la posa su un pavimento già esistente, sinceramente è una gran cosa solo se penso al fatto di non dovere rimuovere il pavimento e ai costi di rimozione che si risparmiano.